In Italia, secondo i dati raccolti da Cerved, le PMI a conduzione familiare sono circa 101mila. Rappresentano il 90% del totale delle imprese e contribuiscono a generare l’80% del PIL nazionale. Sono i pilastri fondamentali dell’economia italiana, radicate nella tradizione e nel tessuto sociale. Ma nei momenti cruciali di crescita o durante l’inserimento di nuove figure familiari in azienda, si trovano di fronte a sfide complesse. In questi delicati periodi di transizione, la collaborazione con un manager esterno a tempo frazionato può fare la differenza, portando una prospettiva nuova e obiettiva.

Un professionista esperto può valorizzare le caratteristiche tipiche delle PMI familiari, come coesione e condivisione degli obiettivi comuni, ma anche garantire l’equilibrio tra dinamiche affettive e oggettività imparziale. Infatti, se da una parte condividere le responsabilità aziendali con i propri familiari comporta numerosi vantaggi, tra cui anche quelli fiscali, dall’altra si innescano meccanismi che possono influenzare la produttività e le decisioni strategiche. Per non parlare delle situazioni correlate al passaggio generazionale, che rappresenta uno dei principali rischi per la continuità d’impresa, anche nei contesti più floridi.

Un punto di vista esterno al gruppo di famiglia contribuisce a mitigare le tensioni interne, ma non solo: facilita l’introduzione di strategie innovative che possono guidare l’azienda verso il superamento delle criticità e all’apertura di nuovi orizzonti. Vediamo assieme come un può un Fractional Manager può inserirsi in una PMI familiare e supportarne la crescita.

 

Il manager esterno nelle PMI a conduzione familiare: opportunità e criticità nel contesto aziendale

 

Per comprendere a fondo opportunità e criticità delle PMI familiari è meglio partire da alcune considerazioni di base. Solitamente nascono come imprese individuali, per mano di un imprenditore lungimirante e coraggioso che, con tenacia e ingegno, riesce a creare un patrimonio aziendale tale da richiedere l’inserimento di nuovi interpreti.

L’impresa individuale è la forma giuridica più semplice per costituire un’azienda che diventa di famiglia nel momento in cui vengono coinvolti il coniuge e i parenti più prossimi all’interno delle attività produttive. Questo significa che i familiari del fondatore dell’impresa lavorano per contribuire alla produttività e alla crescita della PMI.

I familiari possono ricoprire qualsiasi ruolo, da quello esecutivo a quello manageriale. In genere, occupano posti di responsabilità nella gerarchia interna e rappresentano un punto di riferimento per gli altri dipendenti dell’impresa. Naturalmente, acquisiscono anche diritti specifici, soprattutto economici:

  • Mantenimento, in base alla disponibilità patrimoniale della famiglia.
  • Partecipazione agli utili, ai beni acquistati e agli incrementi aziendali.
  • Potere decisionale sull’impiego degli utili e degli incrementi del patrimonio aziendale.
  • Diritto di prelazione in caso di cessione dell’azienda.

Inoltre, almeno teoricamente, all’interno di un’impresa a gestione familiare sarà più facile anche l’inserimento sinergico delle figure manageriali più giovani. Riconoscendosi nella visione aziendale, frutto di valori e mission cresciuti proprio insieme all’azienda, anche il passaggio di conoscenze e competenze professionali dovrebbe essere più semplice e fluido.

Dunque, l’apporto di figure appartenenti alla famiglia può rappresentare un punto di forza per ogni PMI e rendere più agile e dinamica la crescita dell’azienda nel tempo. Anche se, come sappiamo benissimo, molto spesso non è un passaggio così lineare e idilliaco, anzi.

 

Comprendere le criticità nelle PMI familiari

 

Come dice il vecchio detto “Non è tutto oro quello che luccica”. La gestione di una PMI familiare presenta criticità importanti, correlate alle relazioni e alle abilità delle figure che entrano in azienda. Dunque, è sempre un’operazione delicata, che richiede lungimiranza e strategia.

Non si può improvvisare un passaggio di consegne in breve tempo. È più di una semplice firma su documenti notarili. Si tratta di assicurarsi che i valori aziendali e la mentalità d’impresa, pilastri del successo della società stessa, siano ben compresi e tutelati. Dunque, è fondamentale non tralasciare alcuni passaggi chiave:

  • Nomina della persona giusta – bisogna scegliere la persona più motivata, ma anche la più capace e con una visione imprenditoriale allineata all’identità della società. Senza trascurare le abilità nel saper cogliere le opportunità e affrontare i rischi intrinseci dell’innovazione e della rivoluzione digitale.
  • Affiancamento – i senior che decidono di lasciare il proprio ruolo dovranno investire una parte del loro tempo accanto alle figure junior a cui cederanno responsabilità e onori;
  • Organizzazione di ruoli e gerarchie – ridurre al minimo l’instabilità momentanea che si viene a creare nella fase di riassegnazione dei ruoli chiave all’interno del management aziendale, soprattutto nel caso di un vero e proprio passaggio generazionale.

Tuttavia, all’interno del gruppo alla guida dell’azienda, anche se coeso, possono emergere delle problematiche con profonde ripercussioni sull’andamento generale dell’impresa. Esserne consapevoli è vitale per agire in modo preventivo e contrastarle. Dunque, pur avendo dei vantaggi unici, le aziende a conduzione familiare affrontano anche diverse criticità sia interne che esterne.

 

Gestione e successione

 

La gestione e la pianificazione della successione sono spesso le maggiori sfide. Il passaggio del potere a membri più giovani della famiglia può essere difficile, specialmente se mancano le competenze o l’interesse necessari. Oppure, se la visione imprenditoriale è completamente diversa. Un manager esterno può guidare l’azienda, mentre la dirigenza risolve le criticità e trova un nuovo equilibrio.

 

Conflitti interni

 

I legami personali tra i familiari devono trovare nuovi equilibri rispetto a quelli domestici. Infatti, le relazioni tra parenti all’interno dell’azienda diventano interazioni professionali. Quindi, devono mantenere degli standard ottimali, affinché l’operatività non sia influenzata da legami emotivi, con ripercussioni sulle decisioni aziendali.

Ogni membro della famiglia deve tenere conto delle gerarchie professionali e rispettare il proprio ruolo sul posto di lavoro, per evitare conflitti che possano minare la stabilità e l’efficacia dell’azienda.

 

Professionalizzazione e supporto esterno

 

Le aziende familiari possono essere restie al cambiamento, preferendo metodi tradizionali. Anche l’introduzione di una figura manageriale esterna alla famiglia trova spesso forme di ostruzione sia a livello emotivo che economico: è erroneamente circoscritta alla percezione di “elemento estraneo”, che richiede uno sforzo economico difficile da sostenere nel tempo. Questo approccio può limitare le capacità dell’impresa di innovare e adattarsi alle evoluzioni del mercato.

La professionalizzazione è fondamentale per i familiari, ma richiede anche il supporto di esperti qualificati che possano portare una visione esterna e garantiscano le competenze necessarie alla crescita sostenibile dell’azienda sul lungo termine.

 

Governance aziendale

 

Le PMI familiari spesso mancano di una chiara struttura di governance aziendale. Questo aspetto può portare a decisioni poco chiare o a una gestione inefficiente, specialmente nel momento in cui nuovi membri della famiglia entrano in azienda.

 

Impatto delle condizioni di mercato

 

Condizioni esterne, come la concorrenza o i cambiamenti economici, possono impattare negativamente sul bilancio aziendale. In particolare, quando l’azienda non può contare su manager esperti o non riesce a essere abbastanza agile per adattarsi.

 

Equilibrio tra tradizione e modernità

 

Mantenere un equilibrio tra il rispetto delle tradizioni aziendali e l’adattamento alle esigenze moderne può essere una sfida difficile. I familiari possono influenzarsi a vicenda, mantenendo lo status quo dell’organizzazione aziendale o entrando in conflitto con idee divergenti. In entrambi i casi, una limitata possibilità di attingere a nuove idee e competenze, può frenare l’apertura alla ricerca, all’innovazione e a nuovi approcci decisionali ed esecutivi.

Ognuna di queste criticità può essere affrontata con successo inserendo in azienda un manager esterno a tempo frazionato. Una figura manageriale di alto livello può apportare nuova linfa strategica all’interno della PMI familiare:

  • non stravolge gli equilibri consolidati nel corso di anni;
  • porta una visione esterna e imparziale, orientata all’innovazione e alla crescita aziendale;
  • ha un impatto economico ridotto a fronte di un bagaglio esperienziale di altissimo livello.

 

Un manager esterno a tempo frazionato per un’impresa familiare in crescita

 

La collaborazione con un Fractional Manager costituisce un’ottima opportunità di ottimizzazione e crescita per un family business. Come abbiamo visto, una piccola media impresa può trovarsi a fronteggiare diverse sfide nel corso degli anni, poiché strutturata in modo peculiare e gestita da persone appartenenti alla stessa famiglia.

Non è necessario attendere che emergano problematiche per assumere un manager esterno a sostegno delle attività aziendali. È meglio agire con lungimiranza per evitare l’insorgere di criticità che comportino rallentamenti nei flussi di lavoro, o problemi di difficile risoluzione, con conseguenti perdite di capitali e risorse.

Un Fractional Manager esterno può affiancare la governance aziendale quando la PMI è in crescita, oppure in una fase di transizione dalla gestione dei senior manager alla successiva generazione familiare.

Vediamo nel dettaglio le opportunità che un Fractional Manager introduce in un’impresa a conduzione familiare:

  • Analizza la situazione attuale e individua punti di forza su cui investire e aree di miglioramento;
  • Implementa le competenze già presenti in azienda e ne introduce di nuove;
  • Organizza in modo strategico le mansioni di ogni collaboratore;
  • Snellisce i flussi di lavoro aumentando efficienza e produttività;
  • Traccia periodicamente il trend dei KPI per confermare l’efficacia delle nuove strategie;
  • Accompagna il gruppo manageriale durante le fasi di crescita ed espansione sul mercato;
  • Prepara l’intera gerarchia interna all’azienda al passaggio generazionale.

Il Fractional Manager può fornire una nuova prospettiva estranea alle dinamiche interne del gruppo manageriale, che spesso risente dei legami personali e delle influenze emotive. Grazie alle soft skill orientate alla leadership, i suoi interventi saranno mirati al coordinamento dei ruoli, alla riorganizzazione delle responsabilità condivise e al consolidamento di rapporti positivi tra l’area decisionale e il settore esecutivo.

 

Manager esterno a tempo frazionato: come uno di famiglia, ma esterno alle dinamiche familiari

 

L’affiatamento tra le persone è importante ma talvolta le dinamiche emotive giocano un ruolo incisivo a livello operativo, e non sempre l’impatto è positivo. Come Fractional Manager esterno posso portare competenze ed esperienze di altissimo livello a realtà imprenditoriali a conduzione familiare e supportarle nel loro percorso di crescita.

Ricalibrare orizzonti e prospettive, per trovare un equilibrio che unisca valori, vision e mission del gruppo imprenditoriale con le necessità del mercato in cui si inserisce non è mai semplice. Ogni azienda è caratterizzata da dinamiche differenti e presenta specifiche peculiarità. Il manager esterno a tempo frazionato è la figura professionale perfetta.

Non lasciare che le criticità si manifestino e mettano in discussione il frutto del tuo duro lavoro. La tua impresa familiare potrebbe trarre vantaggio fin da subito da una nostra partnership. Contattami senza impegno, per un primo colloquio conoscitivo. Insieme possiamo analizzare le tue priorità e delineare un piano d’azione condiviso e su misura per la tua azienda.

Simone Gozzoli

 

IT EN